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Dal capoluogo di Cerreto Guidi per scendere verso la valle dell’Arno si può prendere la panoramica via di San Zio, dalla quale si possono godere meravigliosi scorci sulle colline verso Vinci e San Miniato. Una volta arrivati lungo il fiume, procedendo in direzione di Fucecchio, si incontrano gli abitati di Bassa, Gavena e Pieve a Ripoli.

All’ingresso di Bassa, con una piccola deviazione dalla provinciale, in Via Soldaini 8, si può scorgere la mole a impianto quadrangolare della villa La Motta. Di questa “casa da Signore” si hanno le prime notizie nei documenti fiscali della fine del XVI secolo. Fiorente fattoria, appartenuta fino all’inizio dell’Ottocento alla famiglia Baldovinette, ha visto aggiungersi nel tempo alla struttura originaria due poderi con annesse “case da lavoratore ed un frantoio.

Al centro di Bassa si trova la chiesa parrocchiale di Santa Maria Assunta, citata in testi storici già prima dell’anno mille col nome di Santa Maria de’ Conflenti, riferita alla sua posizione di fronte alla confluenza dell’Elsa nell’Arno. La chiesa, d’impianto sette-ottocentesco, originata probabilmente dall’ampliamento di una preesistente più piccola, si presenta oggi come risultato di varie ricostruzioni effettuate in seguito ai danni causati dalle ripetute esondazioni dell’Arno, come si legge in un’iscrizione a sinistra dell’ingresso. A sinistra dell’altare maggiore si osserva l’Altare della Madonna del Rosario, mentre a destra è degno di attenzione un ciborio di terracotta invetriata, a forma di tabernacolo, ad alto e basso rilievo di scuola robbiana.

 

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Sovrasta il paese di Bassa, la villa di Colle Alberti, attuale sede di una tra le più importanti aziende vinicole del Comune. L’edificio, sviluppato in due corpi di dimensioni quasi equivalenti disposti ad angolo retto, si presenta improntato dai criteri di misura e razionalità tipici dell’architettura fiorentina del periodo rinascimentale. A lato del corpo principale si trova la cappella privata dedicata alla Santissima Annunziata che, situata in origine all’interno della villa, fu costruita all’esterno sulla preesistente limonaia nel 1858. Appartenuta alla famiglia di origine longobarda degli Alberti e poi a quella fiorentina degli Strozzi, dopo diversi passaggi di proprietà, dal 1819 è stata tramandata per successione in linea femminile agli attuali proprietari.

A pochi chilometri dall’abitato di Bassa, lungo la strada provinciale in località Gavena, sorge la maestosa villa Montalvi (oggi proprietà degli eredi Mori), che compare per la prima volta rappresentata sulle mappe tardocinquecentesche dei Capitani di Parte Guelfa. Al corpo centrale di forma allungata con due torri a lato è annessa la cosiddetta casa di fattoria. Il portone centrale che, tramite due scale esterne, permette l’accesso al piano “nobile”, è sormontato dallo stemma gentilizio della famiglia spagnola Ramirez da Montalvo con sotto, inciso in un blocco di pietra serena, il nome del probabile committente del complesso edilizio: Antonio Montalvi. Separata dalla villa si trova la cappella gentilizia dedicata a S. Filippo Neri.

Poco oltre si trova la località di Pieve a Ripoli, che prende il nome dalla chiesa, oggi intitolata a San Leonardo. E’ nelle immediate vicinanze di questa pieve che in epoca imprecisata, ma sicuramente anteriore al 1114 venne edificato dai Conti Guidi il castello di Collis Petre. La pieve tra il XVI ed il XVIII secolo ha subito diversi rifacimenti. L’aspetto attuale della pieve si presenta con l’impianto tipicamente tardo settecentesco caratterizzato da pianta quasi quadrata, sobria facciata a capanna, stretto portone di entrata e piccole finestre quadrate, poste nella parte superiore. Il presbiterio, rivestito di marmi policromi, reca alle pareti laterali una coppia di tondi raffiguranti l’Ultima Cena e la Cena in casa di Simone.