E’ stata davvero una bella serata quella di “Aspettando il Palio”, che si è svolta ieri, mercoledì 30 agosto, sul palco, pronto per i giochi, che si svolgeranno sabato 2 Settembre.

Alessandro Lippi ha coinvolto in questo “talk show”, tra aneddoti e ricordi, commenti e pronostici, alcuni dei protagonisti della storia più o meno recente del Palio: Marco Santini per Porta a Palagio, Siliano Antonini per Santa Maria a Pozzolo, Fabio Rossetti per Porta Fiorentina, Federico Bagnoli per Caracosta.

Insieme a loro Daniele Calugi per la Pro Loco, Alessio Galasso per il Comitato Palio, Giuseppe Barolo per la Federazione Italiana Giochi Storici ed il Sindaco Simona Rossetti. Tutti chiamati a questo appuntamento, come ha sottolineato Lippi, non in vesti ufficiali, ma per raccontare le loro esperienze vissute di Palio.  C’è stato poi l’intervento non in programma di Alessandro Fiumi, figlio di uno degli artefici, insieme a Brotini, e animatori per lunghissimo tempo del Palio del Cerro.

Vi è stato anche un breve intermezzo dedicato ai protagonisti di Ride For, la corsa per la solidarietà, che proprio in questi giorni ha fatto tappa a Cerreto Guidi.

Ironia, polemica, bei ricordi, pillole di storia, spunti per il futuro. Tutto questo c’è stato in questa sorta di “Processo al Palio”, che potete andarvi a gustare sul sito di Smart Television, che ha curato la diretta streaming  http://www.smarttelevision.it/archivio-video/

Nel corso della chiaccherata, con un occhio alla cinquantesima edizione del prossimo anno, si è tratto un bilancio sul lungo ed entusiasmante percorso della rievocazione storica, sottolineandone i punti di forza e quelli di debolezza, le cose da lasciare come sono e quelle da cambiare. Unanime il consenso di tutti gli intervenuti su un punto: va preservato con tutte le forze il valore del lavoro che si fa tutto l’anno in contrada per prepararsi ai giochi, per dare il meglio con i tamburi e le bandiere, per vestire nel modo più fedele e ed accurato i figuranti del corteo storico. E’ il valore di un lavoro volontario fatto da tanti uomini e donne, che nel fatidico giorno lottano ciascuno per i propri colori, ma che per tutto l’anno sono uniti da una comune passione: il Palio del Cerro. Non un corteo storico da guardare come una sfilata di moda, non una manifestazione commerciale dove si paga l’ingresso per andare a consumare e divertirsi, ma un momento straordinario e unico che è parte integrante della vita dei cerretesi. Così è e così deve rimanere.