Ricco e variegato il programma del Settembre Cerretese, che per due settimane ha animato il borgo mediceo, insieme alle celebrazioni per Santa Liberata

Se quello dello scorso anno è stato il Palio della ripartenza, dopo la forzata interruzione per la pandemia del 2020, il Palio del 2022 è stato quello del definitivo ritorno alla normalità, in un’atmosfera festosa e serena, se pur carica di spirito competitivo e adrenalina, come nella migliore tradizione.

Rievocazione dei festeggiamenti per Cosimo I de’ Medici nel 1573, il Palio del Cerro, si è svolto sabato 3 Settembre alle ore 22,00, preceduto da un grande corteggio storico, che ha anticipato i giochi fra le contrade di Porta Caracosta, Porta Fiorentina, Porta al Palagio e Porta Santa Maria al Pozzolo.

Dopo la ripresa contingentata dello scorso anno, con le tribune ridotte a metà della capienza, il pubblico è stato quello delle grandi occasioni. Il colpo d’occhio offerto da Piazza Vittorio Emanuele II per la 53°edizione del Palio del Cerro, è stato quello dei tempi migliori. Pubblico che si è ulteriormente ampliato grazie alla diretta streaming e al ledwall allestito di fronte alla storica Palazzina dei Cacciatori.

I giochi sono stati preceduti dal corteo storico, con la corte medicea, le dame e i cavalieri, i musici, gli sbandieratori e le squadre. Un corteo tornato davvero grande. Complessivamente circa 500 i figuranti applauditi durante il suggestivo ingresso sul campo di gara. Dopo il sorteggio è stata la volta dei giochi.

La cronaca del Palio racconta del quinto successo consecutivo di Porta Caracosta, che si è aggiudicata 8 degli ultimi 12 palii disputati. Un successo che porta la contrada a un totale di 16 palii complessivi, ancora distante però dai 21 drappi di Santa Maria al Pozzolo, la contrada che ha vinto di più nella storia.

Un bel Palio, quello dell’edizione 2022, che Caracosta ha subito ben indirizzato vincendo il primo gioco, quello del Tiro con la balestra. Il passaggio a vuoto dei bianconeri nel Lancio degli anelli, unica gara al femminile, vinta ex aequo da Porta Fiorentina e Porta al Palagio, è stato prontamente riscattato nelle due gare della Corsa nella bigoncia e nella Corsa sui troppoli che hanno consegnato a Caracosta il Palio, sebbene i bianconeri siano stati sconfitti da Palagio nella finale del Tiro della fune.

A sette giorni dal Palio del Cerro si è svolto il Palio dei Ragazzi. La contrada di Santa Maria al Pozzolo ha vinto la 52°edizione del Palio dei Ragazzi, aggiudicandosi il drappo dipinto dal pittore fucecchiese Claudio Occhipinti, dedicato al tema della pace. Per la contrada biancoazzurra è il sesto successo consecutivo e il 16esimo nella storia del Palio dei Ragazzi. La contrada di Santa Maria al Pozzolo ha vinto 3 dei 6 giochi in programma. Nel dettaglio: la corsa nel fustinoil lancio delle palle al cesto e il lancio degli anelli. Due i successi parziali di Porta Caracosta: la corsa nei sacchi e il tiro della fune. La contrada di Porta al Palagio si è invece imposta nella corsa sui troppoli. Nella classifica finale Santa Maria al Pozzolo ha ottenuto 19 punti complessivi, precedendo Porta CaracostaPorta al Palagio e Porta Fiorentina.

Il Palio dei Ragazzi, seguito da un pubblico numeroso, è stato preceduto da un messaggio di pace che appeso a dei palloncini come segno di speranza in un futuro migliore, è stato liberato in cielo dalle damigelle delle Contrade e dal Presidente della Pro Loco Lorenzo Brunori.

IL SETTEMBRE CERRETESE

Il Palio del Cerro ed il Palio dei Ragazzi sono stati ancora una volta i due momenti clou del Settembre Cerretese, che si è dipanato per due settimane in parallelo con le celebrazioni religiose per Santa Liberata. Nella prima settimana, si sono susseguite, in una sorta di marcia di avvicinamento al Palio, le prove del lancio dei cerchi e del tiro con la balestra (lunedì 29 e martedì 30 agosto), la consegna del Cerrino d’Oro e le esibizioni dei musici e sbandieratori (mercoledì 31 agosto), la presentazione dei Palii (giovedì 1° settembre) e le cene della vigilia (venerdì 2 settembre) con l’investitura dei capitani e la benedizione delle squadre. Nella seconda settimana si sono alternati musica, teatro e la presentazione dei progetti realizzati dagli studenti del polo scolastico di Cerreto Guidi.

L’INAUGURAZIONE CON LA MUSICA ALLA CORTE DEI MEDICI

Organizzato dalla Pro Loco ed il Comune di Cerreto, con il patrocinio della Regione Toscana, il Settembre Cerretese si è aperto sabato 27 agosto 2022 con una serata di elevato lirismo, “Musiche alla Corte de’ Medici”, realizzata in collaborazione con l’Associazione “Orfeo in Scena”. Nella suggestiva cornice del giardino della Villa Medicea di Cerreto Guidi, il trio musicale, composto dal soprano Roberta Ceccotti, il tenore Michael Michelucci e Anna Livia Walker all’Arpa, ha eseguito arie del ‘500 e del ‘600. Dalle musiche di Giulio Caccini e Iacopo Peri, membri della fiorentina Camerata dei Bardi, ha preso le mosse il viaggio musicale alla scoperta degli artisti, che allietarono le corti europee, nell’arco di tre secoli di governo mediceo. Tutti collegati da un sottile filo conduttore che li riporta sempre in qualche modo a Firenze e alla corte granducale.

La serata è stata immaginata come la ricostruzione di un momento di svago della corte medicea, qui giunta per rilassarsi e dedicarsi alle cacce nelle circostanti foreste di cerro. Il concerto è stato preceduto dall’arrivo dei figuranti interpretanti Cosimo I° de’ Medici Granduca di Toscana e la figlia Isabella con il marito Paolo Giordano Orsini, il podestà di Cerreto e la sua consorte, che hanno poi assistito all’esibizione canora in loro onore.

IL CERRINO D’ORO ALLA MEMORIA DI “MINDO”

Particolarmente toccante e coinvolgente per tutti gli intervenuti è stata la serata della consegna del Cerrino d’Oromercoledì 31 agosto. Il premio fu istituito nel 1997 dal compianto Sergio Brotini e viene attribuito ogni anno nei giorni del Settembre Cerretese. Assegnato dalla Pro Loco, il riconoscimento viene consegnato a chi si sia particolarmente distinto per il suo impegno nel campo della cultura, del lavoro, dell’imprenditoria, dello sport e della solidarietà, contribuendo a elevare il nome di Cerreto Guidi e a diffonderne l’immagine. Quest’anno il “Cerrino d’Oro” è stato consegnato ai familiari alla memoria di Ermindo Michetti. Scomparso nell’aprile scorso, “Mindo”, come era affettuosamente chiamato da tutti, è stato un prezioso ed instancabile punto di riferimento per tante delle attività promosse a Cerreto Guidi dove era arrivato, poco più che ventenne, da Servigliano, piccolo comune marchigiano. Per la verità, era nato nel 1941 a Lanuvio, nel Lazio, ma tutta la sua giovinezza l’aveva appunto trascorsa nelle Marche. Poi il trasferimento a Cerreto Guidi, dove al lavoro con l’impresa edile di famiglia, univa la passione per la fotografia e per il Palio del Cerro. Due i grandi amori della sua vita: quello per Nada Mancini, insegnante e consigliera della Pro Loco, incontrata a Cerreto e sposata nel 1979 e quello per la contrada di Porta Fiorentina di cui fu Capitano e Presidente. C’è in realtà un terzo amore: quello per Cerreto Guidi a cui ha dedicato molto del suo tempo, per tutte le manifestazioni e iniziative ma in particolare in quelle presepiali. All’inizio degli anni ’90 la realizzazione di un primo piccolo presepe all’interno della Contrada e di lì a breve molti altri, sempre più curati ed apprezzati. Fu tra i protagonisti della nascita della Via dei Presepi di Cerreto Guidi. Magnifiche le tante miniature realizzate partendo con la tanto amata Chiesa di Santa Liberata per continuare con la Villa Medicea e con molte altre. Il premio è stato consegnato alla moglie Nada e al nipote Francesco, nel corso di una cerimonia che è stata preceduta da una spettacolare coreografia, realizzata dai musici e sbandieratori delle quattro Contrade, unite dalla grande commozione per il ricordo di “Mindo”. Hanno partecipato alla cerimonia, insieme al Sindaco e al Presidente della Pro Loco, Andrea Pipponzi della Pro Loco di Servigliano e Giuseppe Barolo, già Presidente della Federazione Italiana Giochi Storici.

I DRAPPI DEL PALIO 2022

Quest’anno è stata ripresa l’antica tradizione di legare la realizzazione dei drappi al “gemellaggio” con una manifestazione di rievocazione, con la quale vi siano comuni valori tradizioni e legami storici. Per questa edizione il patto di amicizia è stato strinto con l’Associazione Ducato di Massa, promotrice della Quintana Cybea. Importanti e profondi i nessi storici tra le due realtà ed i suoi personaggi storici di riferimento: Cosimo I° e Alberico I° Cybo Malaspina.

Alberico aveva legami di parentela con la famiglia Medici, essendo la nonna paterna Maddalena de’ Medici figlia di Lorenzo il Magnifico e Clarice Orsini, mantenne sempre rapporti di amicizia con i granduchi di Toscana. In occasione della guerra per la conquista dello Stato di Siena, voluta dal granduca Cosimo I de’ Medici, Alberico, nella sua veste di comandante militare, inviò un contingente di circa 1000 fanti. Nel 1565 fu testimone alle nozze del principe ereditario di Toscana Ferdinando I. I rapporti con i signori di Firenze e la nobiltà di Urbino gli valsero incarichi di prestigio alla corte di Spagna. Poi con l’elezione del nuovo pontefice Pio IV, nel 1559, abbandonò Madrid per recarsi a Roma, dove il nuovo Papa, discendente della casata de’ Medici, lo nominò governatore di Monteleone, terra che confinava con i suoi domini.

L’Associazione Ducato di Massa ha individuato il pittore Stefano Russo, che ha dipinto il Palio per la Contrada vincitrice ed il Palio in onore a Santa Liberata. I due Palii sono stati presentati e benedetti giovedì 1° settembre, insieme a quello dei Ragazzi, dipinto dal fucecchiese Claudio Occhipinti, nella suggestiva cerimonia protocollare dinanzi alla Villa Medicea, alla presenza delle autorità civili e religiose e dei Presidenti delle Contrade. Il giorno seguente sono state inaugurata le mostre personali dei due pittori, ospitate per la prima volta nelle suggestive Sostruzioni dei Ponti Medicei.